歌词
Quando torneranno le parole
Che buffo, è cosi strano stare in casa, questa nostalgia velata che ogni tanto chiama. Eppure mi sento bene, la testa lo pensa ma il cuore non gli crede. E' bello scrivere di se stessi per poi rileggere e piano piano cedere, cedere alle proprie parole, le uniche a poter stare insieme, perché da sole, come le persone sono vuote. E comunque sto diventando pazzo, tutto questo tempo e già mi manca anche chi mi sta sul cazzo. E quanto ci vuole io non lo so, magari ancora un altro pò, così qualcosa cambia si perché no? Cosa mia manca di più, boh. Tutto ciò che vorremmo vicino lo teniamo lontano, per forza di cose quello che ci serve ora lo compriamo, cibo e affetto quale è più importante ormai nemmeno lo sappiamo ed è proprio delle persone che ci spaventiamo? Cosa mi manca, il suo rossetto su u pezzo di carta o le sue labbra che mi tenevano stretto. Forse è il bacio della morte quello che aspetto e mentre ci penso batte forte quella cosa che ho nel petto. Tutte quelle stelle che vedo dal balcone e non più in giro con un bicchiere di vino il cielo le indispone, sento le urla di dolore di chi si ritrova solo se muore. Ti sembra giusto a me proprio no. Sono stufo e quindi vaffanculo. Mi tengo stretto quello che oggi ho, che in futuro, sono sicuro che stanno poi non avrò. Chi ha perso il lavoro, chi ha perso un familiare, chi è rimasto da solo, chi non ha più il pane. Sono conseguenze di un paese che si vuole male, ma dopo tutto gli sta bene così a quanto pare. Mi mancano i rumori, quelli del mare, tutti gli altri suoni che non posso più ascoltare. Adesso dimmi che fa lo stesso, io non ci credo, qualche giorno è passato ma sembrano anni che aspetto. Qualche vizio mi è concesso, bere e fumare, perché dialogare quello proprio non lo riesco a fare. Un pò di autodistruzione, sai che mi frega, il sole e la luna è tutto ciò che cambia e ciò che ci resta. Adesso che serve tendere la mano, per paura ormai la nascondiamo e poi mi incazzo, ma a cosa serve? Piango in vano, la spalla su cui piangere ora è il mio divano. Le strade sono vuote, suoni di carrelli che formano le note, chissà se quando ci rincontreremo rimarremo ancora senza parole